

METODOLOGIA BIBLICA
Per un corretto modo di approccio al discernimento critico, qui di seguito,
riportiamo una sintesi dei criteri metodologici seguiti nei lavori del Diacono
Lorenzo Ventrudo
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Il contributo tematico dei romanzieri-profeti ed altri.
In tema con quanto già detto, segnaliamo il pensiero dei romanzieri che
c’informano dell’argomento Tradizione/Anti tradizione:
1. Michael D. O’Brien , che con il suo thriller (Il Nemico), narra, in
particolare, degli elementi identificativi politico/ideologici degli
eretici/progressisti che spianano l’avvento dell’Anticristo, e degli avvenimenti
che interesseranno precipuamente l’interno della gerarchia ecclesiastica.
All’interno della Chiesa:
La critica biblica è dominata dal pensiero modernista. I progressisti:
a) Cercano di demitologizzare le Scritture nel tentativo di sfuggire alle
esigenze della fede biblica.
b) Ritengono che il Papa sottolineando il concetto delle verità assolute,
danneggia il dialogo fra le religioni mondiali.
c) Invitano il Vaticano a rivedere le sue posizioni in materia di teologia
morale.
d) Reclamano un nuovo modello di Chiesa, una Chiesa democratica, una Chiesa di
base.
e) Propongono di non rifiutare le religioni del mondo, di fare ammenda per il
nostro “imperialismo teologico”.
f) Vogliono che la Chiesa chieda scusa pubblicamente ai musulmani per le
Crociate, ai cinesi per i missionari, agli indigeni per aver convertito il
Messico, ecc..
g) Ritengono che le encicliche e le decisioni disciplinari del Papa,
rappresentino un ritorno alla Chiesa preconciliare.
h) Tenteranno di convincere il Papa a rassegnare le sue dimissioni.
i) L’Anticristo sarà la personificazione dello spirito diabolico e dichiarerà
guerra totale a tutti coloro che seguono Gesù.
j) L’Anticristo emergerà dai regni dell’antico Impero Romano (secondo J. Henry
Newman e i Padri della Chiesa).
k) Gli anticristi destabilizzeranno ulteriormente la civiltà, creeranno le
condizioni esterne e gli universi psicologici interni che rendono l’umanità
aperta a un nuovo “messia”. Attraverso bugie, adulazioni e una propaganda
incessante, l’umanità sarà sedotta e portata a credere che la sua salvezza possa
venire da qualcosa di diverso da Dio.
2. Robert Benson : (l’ideologia progressista)
0. Sostegno ideologico e divulgazione della religione umanitaria, priva del
soprannaturale, forma di gnosticismo/panteista. È una nuova religiosità che ha
il suo epicentro nell’uomo; essa celebra soprattutto uomini dotati di poteri
superiori; ha i suoi simboli e i suoi culti, ma è totalmente rinchiusa
nell’ambito della finitezza, totalmente rinchiusa nell’ambito delle possibilità
umane, totalmente influenzata dalle forme esoteriche della massoneria e delle
religioni orientali […] L’uomo è Dio, l’umanità è Dio, Dio è immanente nella
storia umana e nella vita dei singoli uomini […]. Tale religione umanitaria
subisce l’influenza della massoneria; essa formerà un proprio rituale liturgico
e un proprio credo: l’uomo è Dio! Il vero Dio, che può essere conosciuto, è
l’uomo!
1. Impegno per la realizzazione della Pace (fra gli uomini e non quella con
Dio!), che non sarà realizzata dal cristianesimo, ma dagli uomini che si saranno
convinti che l’unione è migliore della divisione. Le virtù naturalistiche
saranno sostenute e propagandate a dismisura, mentre le virtù divine saranno
messe da parte e disprezzate. La filantropia occuperà il posto della carità, la
soddisfazione (immanentismo) sostituirà la speranza e la fede sarà spodestata
dalla cultura. Il fanatismo religioso e i partiti politici saranno abbattuti
perché considerati delle tirannie dell’umanità.
2. Nei nostri tempi, Satana violenta le sorgenti stesse della vita spirituale e
morale, attaccando contemporaneamente il corpo, l’intelletto e il cuore.
3. L’umanitarismo propagandato degli anticristi, eserciterà un’immensa
influenza, e in contrapposizione al Regno di Dio, con grande forza esalterà le
menti visionarie e romantiche: Esso asserisce le sue verità e non le dimostra,
soffoca con guanciali comodi invece di sollecitare le menti e ferisce con l’arma
della dialettica. L’umanitarismo vestirà gli abiti della liturgia e del
sacrificio. L’umanitarismo tenterà di eliminare il dolore.
4. Ineo modernisti negheranno la potenza della messa, della preghiera e del
rosario.
3. Vladimir Solov’ëv (con mio libero adattamento al neo modernismo, come
anticipatore dell’avvento dell’Anticristo):
a) Il neo modernismo, spianando la via all’avvento dell’Anticristo, sosterrà
l’ideologia che non respinge e non vuole sopprimere determinate classi o razze a
vantaggio di altre, non “esclude”, ma “include”. Essi con dottrine ideologiche,
senza imposizione di sistemi onnicomprensivi, preparano la desacralizzazione
della storia, svuotandola di orizzonti trascendenti. Essi, nella frammentazione
orizzontale di religioni, culture, popoli , accettano ogni aspetto del reale
spogliandolo al tempo stesso del suo significato essenziale. Accettano anche la
Chiesa, ma senza Cristo. La loro “utopia escatologica” è di segno illuminista,
tecnocratico, gnostico.
b) Ineo modernismi, promettono a tutti ciò che desiderano maggiormente: pace
progresso, benessere, pluralismo (seduzioni diaboliche e mortifere se disgiunte
dalla Verità).
In argomento, Giacomo Biffi ha scritto in merito all’Anticristo tratteggiato dal
filosofo e teologo russo Vladimir Sergeevič Solov’ev (1853-1900) nel suo ultimo
libro scritto poco prima della morte I tre dialoghi e il racconto
dell’Anticristo: È stupefacente la perspicacia con cui descrive la grande crisi
che colpirà il cristianesimo negli ultimi decenni del Novecento. Egli la
raffigura nell’icona dell’Anticristo, personaggio affascinante che riuscirà a
influenzare e a condizionare un po’ tutti. In lui, come qui è presentato, non è
difficile ravvisare l’emblema, quasi l’ipostatizzazione, della religiosità
confusa e ambigua di questi nostri anni: egli - dice Solov’ev – sarà un
“convinto spiritualista”, un ammirevole filantropo, un pacifista impegnato e
solerte, un vegetariano osservante, un animalista determinato e attivo.Nei
Dialoghi, ha ricordato il porporato, l’anticristo si presenta come pacifista,
ecologista ed ecumenista. Invocherà un Concilio ecumenico e cercherà il consenso
di tutte le confessioni cristiane concedendo qualcosa a ognuno. Le masse lo
seguiranno, tranne i piccoli gruppetti di cattolici, ortodossi e protestanti.
Incalzati dall’anticristo, risponderanno: “Tu ci dai tutto, tranne ciò che ci
interessa, Gesù Cristo”.Questo racconto, ha detto il cardinale Biffi, c’è di
ammonimento. Oggi, infatti, corriamo il rischio di avere un Cristianesimo che
mette tra parentesi Gesù con la sua Croce e Risurrezione. Certo, ha aggiunto il
porporato, se ci limitassimo a parlare di valori condivisibili saremmo ben più
accettabili nelle trasmissioni televisive come nei salotti. Ma così avremmo
rinunciato a Gesù, alla realtà sconvolgente della Risurrezione. Questo, è stato
il suo richiamo, è un pericolo che i cristiani corrono nei nostri tempi. Il
Figlio di Dio, ha proseguito, non è traducibile in una serie di buoni progetti
omologabili con la mentalità mondana dominante. Tuttavia, ha precisato, ciò non
significa una condanna dei valori, che tuttavia vanno sottoposti a un attento
discernimento. Ci sono, infatti, valori assoluti come il bene, il vero, il
bello. Chi li percepisce e li ama, ama anche Cristo, anche se non lo sa, perché
Lui è la verità, la bellezza, la giustizia. Ci sono poi valori relativi come la
solidarietà, l’amore per la pace e il rispetto per la natura. Se questi si
assolutizzano, sradicandosi o perfino contrapponendosi all’annuncio del fatto
salvifico, allora questi valori diventano istigazioni all’idolatria e ostacoli
sulla strada della Salvezza. Dunque … se il cristiano per aprirsi al mondo e
dialogare con tutti, stempera il fatto salvifico, preclude la sua connessione
personale con Gesù e si ritrova dalla parte dell’anticristo.
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